Le premesse indispensabili per non cadere nell’ovvio e nel banale intorno alla questione dell’Intelligenza Artificiale (IA)? Queste sono almeno due, peraltro legate una all’altra.

La prima è che si affronti la questione della coscienza/consapevolezza dell’ Intelligenza Artificiale (IA) rispetto a quella data all’intelligenza naturale o analogica.

La seconda (legata però ancora alla prima) è il limite dell’IA relativamente al fatto che questa non è esposta al DOLORE.
In altre parole, in una società sempre più gestita da cosiddetti sistemi intelligenti (Algoritmi) incapaci di soffrire, sarà sempre più alta la probabilità che a soffrire siano gli stessi amministrati, e cioè la popolazione, tutti noi!

Se non si affrontano questioni come queste, pertanto, ogni discussione relativamente all’Intelligenza Artificiale è al più solo una raccolta di ovvietà, banalità e narcisismi pseudo-scientifici!

Dr. med. Orlando Del Don, medico e psicoanalista
Presidente dell’ Istituto di Neuroscienze Dinamiche Erich Fromm, Bellinzona (INDEF)