Senza clamori l’uomo sta sostituendo pian piano se stesso con la creazione di un suo MOSTRUOSO surrogato, molto piu potente, performante, implacabile e temibile.
In tutto cio’ l’uomo dimostra pero’ anche i suoi limiti piu’ INQUIETANTI e mortiferi, che sono riassumibili e identificabili in due punti. Il primo; la sfiducia nel  suo essere un soggetto analogico, biologico, psicologico, fragile e fallibile (che sono pero’, al contempo, le sue peculiarita’ piu’ preziose e originali). Il secondo; dall’altra parte il suo narcisismo e la sua volonta’ di potenza che lo spingono a sfidare la natura e il creato e a stravolgere il tutto nella speranza o, meglio, nella folle certezza, di rifondare il tutto, di creare un Uomo nuovo, onnipotente, perfetto, infallibile, immortale. In tutto cio’ si annida pero’ anche la sua miseria, il suo fallimento e, soprattutto, la sua follia originaria, la sua natura bifronte, il suo delirio perfetto e la sua antica saggezza … contrapposti da sempre in uno stato di sfida senza fine, senza vinti ne’ vincitori, in costante stato di tensione, sofferenza, dolore, nevrosi e pazzia.