Mettetevi tutti il cuore in pace, la nostra identità è narrativa: noi ce la raccontiamo in continuazione, diversamente da quanti credono invece di comprendere e descrivere un’opera finita.
Questo è il meccanismo che ci costituisce in quanto persone, soggetti unici.
I nostri cari, anche loro, si raccontano (e ci raccontano)  quello che noi siamo: essi mantengono così una parte della nostra identità in un processo che comincia prima della nostra nascita e continua dopo la nostra morte.
Noi viviamo pertanto nelle nostre storie … in un reale che corrisponde al vivere all’interno di un cantiere in costruzione …  infinito, interminabile, perpetuo e dove ognuno mette mano ripetutamente all’opera.
Un’opera – la nostra identità – mai finita o, meglio, infinita! Una vera opera d’arte, inespugnabile, straordinaria, sorprendente e unica.